Pre-Sinodo

Papa Francesco: ai giovani, “la gioventù non esiste, esistono i giovani”. “Le statistiche sui suicidi giovanili sono tutte truccate”. “Dramma” disoccupazione è “peccato sociale”

“La gioventù non esiste, esistono i giovani”. Ne è convinto il Papa, che nel discorso rivolto ai 300 giovani che partecipano al pre-Sinodo ha contestato – a braccio – una lettura semplicemente sociologica dell’universo giovanile. “Esistono le storie, i volti, gli sguardi, le illusioni, esistono i giovani”, la tesi di Francesco. “Parlare della gioventù – ha ammonito – è facile: si fanno astrazioni, percentuali”, invece “bisogna interloquire, sentire i giovani”. “I giovani non sono il Premio Nobel della prudenza”, ha affermato il Papa sempre a braccio. “Qualcuno pensa che sarebbe più facile tenervi a distanza di sicurezza, così da non farsi provocare da voi”, ha ammonito: “Ma non basta scambiarsi qualche messaggino o condividere foto simpatiche. I giovani vanno presi sul serio!”. “Mi sembra che siamo circondati da una cultura che, se da una parte idolatra la giovinezza cercando di non farla passare mai, dall’altra esclude tanti giovani dall’essere protagonisti”, la denuncia del Papa: “È la filosofia del trucco”, ha commentato a braccio stigmatizzando quegli adulti che “si truccano per sembrare più giovani ma non fanno spazio ai giovani, non li lasciano crescere”. “Spesso siete emarginati dalla vita pubblica e vi trovate a mendicare occupazioni che non vi garantiscono un domani”, l’altra denuncia del Papa, che a braccio ha snocciolato i dati sulla disoccupazione giovanile: “In Italia il tasso di disoccupazione dai 25 anni in su è del 35%, in un altro Paese d’Europa vicino all’Italia è del 47%, in un altro Paese vicino è più del 50%”. “Cosa fa un giovane che non trova lavoro?”, si è chiesto Francesco: “Si ammala di depressione, cade nelle dipendenze, si suicida”. “Le statistiche sui suicidi giovanili sono tutte truccate”, ha detto il Papa. L’altra ipotesi: un giovane “fa il ribelle e prende un aereo per un Paese che non voglio nominare e si arruola nei movimenti dei guerriglieri. Almeno ha un senso da vivere e avrà uno stipendio mensile…”. “Questo è un peccato sociale, e la società è responsabile di questo”, ha esclamato il Papa: “Io vorrei che foste voi a dire le cause, a dire come voi vivete questo dramma: ci aiuterebbe tanto!”, l’appello ai giovani presenti.