Pre-Sinodo

Papa Francesco: ai giovani, no a preti e suore “attaccati ai soldi”, “il demonio entra dalle tasche”

“La vera formazione religiosa nella vita consacrata deve avere quattro pilastri: vita spirituale, vita intellettuale, vita comunitaria e vita apostolica”. Lo ha detto il Papa, rispondendo a braccio alla domanda di suor Chaoying (Suor Teresina) Cheng, studentessa di teologia, religiosa della Madre del Signore di Daming-Hebei (Cina), durante il pre-Sinodo dei giovani. “Proteggere dal mondo” i religiosi dando il primato soltanto alla formazione spirituale, ha ammonito Francesco, “è annullare, è castrare la persona”. “La vera protezione si fa nella crescita”, ha detto il Papa, ma “non come i pomodori in inverno nelle serre, perché quando l’estate escono di lì non avranno sapore”. “Una mamma che sovra-protegge il bambino lo annulla, non lo lascia crescere, non lo lascia crescere libero”, l’analisi del Papa: “Così, nella vita, troviamo tanti zitelli e zitelle che non hanno saputo trovare una vita di amore, di matrimonio, perché sono stati costretti alla dipendenza materna, non avevano libertà di scegliere”. “Preferisco che una giovane perda la vocazione, piuttosto che sia una religiosa malata, che poi faccia del male”, ha affermato Francesco: “Quando noi leggiamo casi di abusi – ha chiesto – quanti di questi sono stati annullati nello sviluppo, nella libertà, nell’educazione affettiva e sono finiti così? È gente che finisce così perché non è stata educata all’affettività”. “Avrete figli, ma per favore educateli bene”, l’invito rivolto ai 300 giovani: “Non annullare, non sovra-proteggere. È cattivo, molto cattivo, si diventa psicologicamente immaturi”. “Quando un prete e una suora sono attaccati ai soldi è peggio”, ha proseguito il Papa: “Non dimenticatevi che il demonio entra dalle tasche, è il primo scalino, poi c’è la vanità, la superbia e da lì tutti i peccati. È meglio fare la fame e non essere attaccati ai soldi”.