Migranti

Sequestro ProActiva Open Arms: Arci, “situazione paradossale, la solidarietà è ormai considerata un crimine”

“Una situazione paradossale dalla quale si evince che la Procura di Catania considera legittima la violenza libica e illegittimo il salvataggio effettuato dalle Ong che operano in mare”. Così l’Arci commenta la decisione della Procura di Catania di sequestrare la nave della Ong spagnola ProActiva Open Arms: dopo essere stati minacciati in alto mare dalla guardia costiera libica, armi alle mani, essersi visti rifiutare inizialmente l’accesso ai nostri porti  – in piena violazione delle Convenzioni marittime SAR e SOLAS – una volta attraccata a Pozzallo, con  l’autorizzazione italiana, la nave è stata bloccata e 3 membri dell’equipaggio indagati per “associazione a delinquere  finalizzata ad agevolare l’immigrazione clandestina e reato di immigrazione clandestina”.  “Si vuole mettere sotto accusa ProActiva Open Arms per una decisione in linea con il diritto internazionale e il diritto alla vita – afferma l’Arci -, sapendo bene qual è la sorte riservata a chi viene rispedito nell’inferno di Tripoli”. “Ci troviamo di fronte – dichiara l’associazione, in prima linea nell’accoglienza ai migranti – all’ennesimo tentativo di introdurre il ‘delitto di solidarietà’ che risponde alla logica italiana ed europea di esternalizzazione del controllo delle frontiere e delle operazioni in mare ai vicini libici. Dopo aver usato i soldi dei contribuenti italiani ed europei per formarli e equipaggiarli, si cerca di liberare il campo da chi salva vite umane per lasciare i migranti in mano a chi li respinge per delega ricevuta dall’Italia e dall’Ue, anche se in flagrante violazione della Convenzione di Ginevra”. “Chiunque cerchi di bloccare questa deriva delle politiche nostrane – osserva l’associazione -cercando di salvare vite umane viene ostacolato attraverso una sistematica criminalizzazione”. L’Arci si dice molto preoccupata dal “comportamento della magistratura che, nonostante i precedenti dimostrino tutti che non c’è alcun appiglio giuridico per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e che il salvataggio in mare è un obbligo per chiunque, insiste su una linea che serve soltanto a criminalizzare la solidarietà e che nulla ha a che fare con la giustizia e il rispetto della legalità”.