Terrorismo

Camerun: don Djonyang (Maroua-Mokolo), “le violenze di Boko Haram ci hanno portato indietro di 20 anni”

“La situazione di sicurezza è sicuramente migliorata nell’ultimo anno, ma le conseguenze economiche e sociali provocate dalle violenze di Boko Haram sono evidenti: sembra di essere tornati indietro di almeno vent’anni”. A raccontarlo al Sir durante una visita a Como è don Henri Djonyang, già vicario generale della diocesi di Maroua-Mokolo, attualmente in Francia per perfezionare gli studi in teologia dogmatica in vista di un suo incarico di insegnante al seminario della diocesi africana. “L’incidenza degli scontri e degli attentati – continua il sacerdote – è molto diminuita negli ultimi mesi e ci si può muovere in sicurezza, ad eccezione di alcune zone verso la frontiera nigeriana, molto distanti dal capoluogo e dai centri principali, che risultano ancora interdette. Nonostante questi miglioramenti però gli scontri hanno avuto conseguenze evidenti soprattutto dal punto di vista economico: a pesare è il perdurare del blocco degli scambi con la vicina Nigeria, storicamente il principale canale commerciale in entrate ed uscita dalla regione”. La conseguenza di questa situazione è l’aggravarsi della crisi alimentare su cui pesa anche la presenza di profughi in fuga dalla vicina Nigeria. Secondo l’Ocha – l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari – a fine novembre 2017 erano 342mila gli sfollati ospitati nella regione camerunense dell’Estremo nord: una cifra che comprende 241mila sfollati interni, 31mila rifugiati nigeriani e quasi 70mila camerunensi che hanno fatto ritorno al Paese d’origine proprio a causa degli attacchi della gruppo terroristico nello stato nigeriano del Borno. Sempre secondo le Nazioni Unite nel solo gennaio 2008 ci sono stati 8mila nuovi sfollati interni. Si tratta degli abitanti di alcuni villaggi che si sono trovati coinvolti negli scontri tra Boko Haram e la Forza militare multinazionale (formata dagli eserciti di Camerun, Nigeria, Niger e Ciad) dispiegata nella regione per combattere il gruppo.