Biennale architettura 2018

Padiglione Santa Sede: Dal Co (curatore), “Biennale è accoglienza”. Per i 10 architetti “sfida senza precedenti”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Il Padiglione della Santa Sede alla 16a Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia, denominato “Vatican Chapels”, è formato da dieci cappelle e dall’Asplund Pavilion,  dedicato al celebre architetto svedese Gunnar Asplund che nel 1920 costruì la “cappella nel bosco” nel cimitero di Stoccolma, ispiratrice del progetto vaticano. Proprio per “rendere il pubblico partecipe delle ragioni di questa scelta, verrà allestito uno spazio espositivo, che sarà il primo che si incontrerà all’ingresso del Padiglione della Santa Sede, per la presentazione dei disegni e del plastico della “cappella nel bosco” di Asplund”, annuncia Francesco Dal Co, curatore del Padiglione, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione. Dal Co illustra il progetto e osserva che la richiesta rivolta agli architetti invitati a costruire il Padiglione ha implicato una sfida inusuale, quella di “confrontarsi con un tipo edilizio che non ha precedenti né modelli”. Essi hanno pertanto lavorato “senza alcun riferimento ai canoni comunemente riconosciuti e senza poter contare su alcun modello dal punto di vista tipologico, come dimostra la varietà, solo in apparenza sorprendente, dei progetti da loro elaborati”. Diversi i materiali usati: “ceramica, acciaio, legno calcestruzzo sottile e armato, ferro”. Il Padiglione misura diversi ettari e il curatore ringrazia la Piaggio che ha messo a disposizione mezzi a tre ruote per gli spostamenti, sottolinea l’importanza degli sponsor – soprattutto aziende e costruttori – precisando di non poter fornire ancora dati definitivi sull’ammontare dei costi sostenuti. “La Biennale – conclude – ha fatto moltissimo per aprire Venezia sempre pià alle tantissime persone che hanno il diritto di visitarla liberamente. Dobbiamo aprire sempre più questa città e far sì che sia accogliente. La Biennale è accoglienza”.