Consiglio permanente
“Alla vigilia dell’avvio ufficiale della nuova Legislatura, rilanciamo con forza l’invito al dialogo sociale, al dirsi le cose in maniera trasparente e costruttiva”. È l’appello del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, alle forze politiche. “In una società plurale il dialogo dev’essere assunto non tanto per tattica di convenienza, ma per convinzione morale, come metodo, disposti quindi a farne proprie fino in fondo le regole”, ha ammonito tracciando le conclusioni del Consiglio permanente dei vescovi italiani. “Su questo fronte come Chiesa ci siamo”, ha affermato il porporato: “Ci siamo, con l’onestà di chi riconosce come l’inverno presenti a volte anche il volto di una fede che incide poco”, ha specificato il porporato a proposito della modalità di presenza della Chiesa in Italia: “Una fede che, sì, guarda al Cielo, ma che poi stenta a tenere i piedi per terra; una fede che talvolta diserta la strada, una fede che latita dove invece dovremmo trovarla impegnata a tradurre il Vangelo in segni di vita. Una fede, in definitiva, spesso dissociata dal giudizio sulla realtà sociale e dalle scelte conseguenti, che invece dovrebbe generare”. “Se questo può accadere, come Chiesa abbiamo una ragione in più per rinnovare la nostra disponibilità a continuare a fare la nostra parte”, la tesi di Bassetti: “Crediamo che la storia – anche la storia di oggi, la nostra storia – sia guidata dallo Spirito Santo, che suscita uomini ‘liberi e forti’. Ci riconosciamo nella tradizione democratica del nostro Paese e sentiamo la responsabilità di contribuire a mantenerlo unito. Ci impegniamo ad ascoltare questa stagione, a ragionare insieme e in maniera organizzata sul cambiamento d’epoca in atto e a portare avanti con concretezza un lavoro educativo e formativo appassionato”.