Consiglio permanente
“Quelli sanciti dalla Costituzione non sono principi astratti, buoni per qualche declamazione retorica. Alte cariche dello Stato, come umili servitori, per questi valori hanno saputo dare la vita. Gli anniversari dell’uccisione di Marco Biagi, del rapimento di Aldo Moro e del barbaro omicidio dei cinque uomini della scorta ne sono segno eloquente”. Concludendo il Consiglio permanente dei vescovi italiani il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, ha rilanciato la Costituzione come “Magna Charta” per un “progetto-Paaese” che aiuti la politica a rifondare se stessa uscendo dalla “notte invernale” da cui è piombata. “Non partiamo da zero”, ha spiegato il cardinale: “I segni di primavera fioriscono ancora in una Carta costituzionale bella e cara, con i suoi valori di lavoro, famiglia, giustizia, solidarietà, rispetto, educazione, merito. Con il valore essenziale della pace, senza la quale tutto è perduto: in casa nostra come in Europa, dove l’Europa – con le sue Istituzioni – rimane orizzonte da riscoprire proprio per poter abitare davvero la casa”.