Lavanda dei piedi

Messa in Coena Domini: mons. Battaglia (Cerreto Sannita) a giovani detenuti, “ricominciare è sempre possibile”

“Come tu mi vuoi, io sarò. Dove tu mi vuoi, io andrò”. È iniziata su queste note e testo del canto d’ingresso, animato (così come l’intera celebrazione) dagli studenti del Liceo delle scienze umane “Fermi” di Montesarchio (accompagnati dalla docente Concetta Bortone, che coordina diverse attività scolastiche con l’Ipm di Airola nell’ambito del progetto di Alternanza Scuola-Lavoro), la Messa in Coena Domini celebrata dal vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, mons. Domenico Battaglia e concelebrata dal cappellano don Liberato Maglione, presso l’Istituto penale minorile di Airola, con il rito della lavanda dei piedi ai giovani detenuti. Il vescovo ha incoraggiato i ragazzi a non rassegnarsi rispetto agli errori commessi, a non fermarsi agli sbagli compiuti che hanno aperto per loro le porte del carcere: “Non fermatevi davanti all’errore compiuto, ma andate avanti. La vostra vita, anche se adesso la vivete in questo luogo, non è né inutile, né sprecata. Voi non siete l’errore che avete commesso, né siete l’immagine che altri vorrebbero che voi foste. Avete tutta una vita davanti per riscattarvi. Nessuna storia è inutile, nessuna vita è persa. Si può sempre ricominciare. Ma solo se sceglierete di volerlo fare. Solo voi, voi e nessun altro, potete scegliere chi vorrete essere davvero. È una vostra scelta. Ricordate che ricominciare è sempre possibile!”. “Lavare i piedi – ha aggiunto il vescovo – significa dire all’altro: ‘Tu per me sei importante’. Lavare i piedi vuol dire trovare il coraggio di lasciarsi amare per quello che si è”.