Visita pastorale

Papa ad Alessano: “che il Signore ci dia la grazia di una Chiesa non mondana”, allergica “ai titoli”

“Che il Signore ci dia questa grazia: una Chiesa non mondana”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, che, nel suo discorso ad Alessano, ha citato a più riprese le parole di don Tonino Bello, che raccomandava: “Amiamo il mondo. Vogliamogli bene. Prendiamolo sotto braccio. Usiamogli misericordia. Non opponiamogli sempre di fronte i rigori della legge se non li abbiamo temperati prima con dosi di tenerezza”. “Sono parole che rivelano il desiderio di una Chiesa per il mondo: non mondana, ma per il mondo”, il commento di Francesco. “In questa terra, nacque Antonio e divenne don Tonino”, le parole del Papa: “Questo nome, semplice e familiare, che leggiamo sulla sua tomba, ci parla ancora. Racconta il suo desiderio di farsi piccolo per essere vicino, di accorciare le distanze, di offrire una mano tesa. Invita all’apertura semplice e genuina del Vangelo. Don Tonino l’ha tanto raccomandata, lasciandola in eredità ai suoi sacerdoti”. Quella che sognava don Tonino, ha sottolineato Francesco, era “una Chiesa monda di autoreferenzialità ed estroversa, protesa, non avviluppata dentro di sé; non in attesa di ricevere, ma di prestare pronto soccorso; mai assopita nelle nostalgie del passato, ma accesa d’amore per l’oggi, sull’esempio di Dio, che ha tanto amato il mondo”. Il nome “don Tonino”, come si faceva chiamare da tutti, per il Papa “ci dice anche la sua salutare allergia verso i titoli e gli onori, il suo desiderio di privarsi di qualcosa per Gesù che si è spogliato di tutto, il suo coraggio di liberarsi di quel che può ricordare i segni del potere per dare spazio al potere dei segni. Don Tonino non lo faceva certo per convenienza o per ricerca di consensi, ma mosso dall’esempio del Signore”. “Nell’amore per Lui troviamo la forza di dismettere le vesti che intralciano il passo per rivestirci di servizio, per essere ‘Chiesa del grembiule, unico paramento sacerdotale registrato dal Vangelo'”, l’auspicio di Francesco sulla scorta di don Tonino.