Missione

Papa Francesco: udienza, “lasciatevi allargare l’anima”. No ad anime “chiuse, piccole, egoistiche”, sì ad “anime grandi, con grandi orizzonti”

foto SIR/Marco Calvarese

“Dalla celebrazione alla vita, dunque, consapevoli che la messa trova compimento nelle scelte concrete di chi si fa coinvolgere in prima persona nei misteri di Cristo”. È la direzione di marcia indicata dal Papa per ognuno di noi, ogni volta che finisce l’appuntamento liturgico. “Non dobbiamo dimenticare che celebriamo l’Eucaristia per imparare a diventare uomini e donne eucaristici”, il monito di Francesco, spiegando che ciò significa “lasciare agire Cristo nelle nostre opere: che i suoi pensieri siano i nostri pensieri, i suoi sentimenti i nostri, le sue scelte anche le nostre scelte”. “E questo è santità, fare come ha fatto Cristo è santità cristiana”, l’aggiunta a braccio prima della citazione delle parole di San Paolo: “Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me”. “Questa è la testimonianza cristiana”, ha spiegato Francesco ancora fuori testo, sottolineando che “l’esperienza di Paolo illumina anche noi: nella misura in cui mortifichiamo il nostro egoismo, cioè facciamo morire ciò che si oppone al Vangelo e all’amore di Gesù, si crea dentro di noi un maggiore spazio per la potenza del suo Spirito”. “I cristiani sono uomini e donne che si lasciano allargare l’anima con la forza dello Spirito Santo dopo aver ricevuto il corpo e il sangue di Cristo”, ha detto il Papa fuori testo: “Lasciatevi allargare l’anima! Non queste anime così strette, chiuse, così piccole, egoistiche: anime grandi, con grandi orizzonti! Lasciatevi allargare l’anima con la forza dello Spirito dopo aver ricevuto il corpo e il sangue di Cristo”.