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G7: risultato elettorale in Venezuela “manca di legittimità e credibilità”. Appello a ristabilire la democrazia

Netto e corale è arrivato oggi il rifiuto dei leader del G7 (Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, Usa più Ue) dell’esito elettorale venezuelano del 20 maggio 2018. Le elezioni e il risultato “mancano di legittimità e credibilità” poiché non soddisfano “gli standard internazionali accettati e non offrono le garanzie di base per un processo inclusivo, equo e democratico”, scrivono i leader in una dichiarazione congiunta, oltre che non rappresentare “la volontà democratica dei cittadini”. Secondo i leader “il governo venezuelano ha perso l’opportunità di una rettifica politica che era urgentemente necessaria”. “Mentre il regime di Nicolas Maduro consolida la sua presa autoritaria, il popolo venezuelano continua a subire violazioni dei diritti umani e gravi privazioni, che causano crescenti sfollamenti che colpiscono i Paesi della regione”, si legge nella dichiarazione che esprime solidarietà al popolo venezuelano e chiede “al regime di Maduro di ripristinare la democrazia costituzionale in Venezuela, programmare elezioni libere ed eque che possano veramente rispecchiare la volontà democratica della popolazione, rilasciare immediatamente tutti i prigionieri politici, ripristinare l’autorità dell’Assemblea e garantire accesso pieno, sicuro e senza ostacoli agli attori umanitari”. Da parte del G7 la disponibilità a “sostenere una soluzione pacifica, negoziata e democratica alla crisi” e “a sostenere la popolazione con l’assistenza umanitaria”.