Legalià
Nella lotta alla mafia, in questi anni, “sicuramente si è fatto tanto. Lo Stato ha fatto tanto, ha fatto tanto la magistratura. Anche la politica ha fatto tanto attraverso leggi favorevoli a poter combattere la mafia. Ha fatto tanto la società civile, hanno fatto tanto i giovani che ci hanno dato la speranza”. Lo ha affermato questa mattina Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone e sorella di Giovanni, intervenendo all’evento “Palermo chiama Italia” nel 26° anniversario della strage di Capaci, nella quale il 23 maggio 1992 persero la vita il giudice Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta. Maria Falcone ha ricordato la frase “Tutto è finito” pronunciata da Antonino Caponnetto dopo la morte di Falcone. “Era la sensazione che avevamo tutti”, ha confidato Maria Falcone, aggiungendo che “c’era la disperazione nel pensare che tutto il lavoro fatto da quelli uomini si disperdesse, non lasciasse frutti”. Caponnetto le confessò poi di essersi pentito di quella frase quando nelle scuole incontrò gli studenti per parlare della lotta alla mafia. “In questi giovani – le disse – c’è la speranza di poter vincere la mafia”. “Anche per me è stata così, soprattutto dopo la morte di Borsellino”, ha aggiunto Maria Falcone, ammettendo che “sono stata salvata dai tanti giovani, dalle tante lettere dell’albero Falcone che hanno ridato la speranza di poter continuare a camminare sapendo che le idee di Giovanni camminavano sulle loro gambe”.