Depenalizzazione

Portogallo: Guimarães (Ordine medici), eutanasia, suicidio assistito e accanimento terapeutico “negano l’essenza della professione medica”

A pochi giorni dalla discussione in Parlamento portoghese, il 29 aprile, di quattro proposte di legge per la depenalizzazione del suicidio assistito e dell’eutanasia, a schierarsi contro questa possibile svolta legislativa è anche l’attuale presidente dell’Ordine dei medici Miguel Guimarães, che in un documento in 5 punti condanna eutanasia, suicidio medicalmente assistito ma anche accanimento terapeutico come pratiche che “negano l’essenza della professione medica”. La Dichiarazione, che ieri è stata consegnata da una delegazione dell’Ordine al Capo dello Stato, afferma altresì che “in nessuna circostanza e sotto alcun pretesto, è legittimo per la società cercare di indurre i medici a violare il proprio Codice etico e il proprio impegno per la vita e per coloro che soffrono”. Secondo quanto riportato dall’agenzia Ecclesia, il presidente Marcelo Rebelo de Sousa avrebbe ricevuto in udienza stamane anche le comunità religiose (cattolici, evangelici, ebrei, musulmani, indù, ortodossi battisti e avventisti) che nei giorni scorsi avevano pubblicato una dichiarazione congiunta contro la legalizzazione dell’eutanasia. Sempre oggi a Lisbona, di fronte alla sede del Parlamento, è prevista una manifestazione organizzata dal movimento civico “Stop eutanasia”, che si batte per avviare un dibattito che dia informazioni alle persone. Il suo manifesto propone “10 motivi per non accettare la legalizzazione dell’eutanasia in Portogallo”.