Testimonianza

Papa Francesco: udienza, “accettare i propri limiti è il passaggio dalla giovinezza alla maturità”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Come si passa dalla giovinezza alla maturità? Quando si inizia ad accettare i propri limiti”. Lo ha detto il Papa, nella prima udienza dedicata ai comandamenti. “Accettare i propri limiti è il passaggio dalla giovinezza alla maturità”, ha ribadito a braccio ai 15mila presenti in piazza San Pietro: “Si diventa adulti quando ci si relativizza e si prende coscienza di quello che manca”, quando si riconosce che tutto quello che si può fare “non supera un tetto, non va oltre un margine”. “Com’è bello essere uomini e donne! Com’è preziosa la nostra esistenza! Eppure c’è una verità che nella storia degli ultimi secoli l’uomo ha spesso rifiutato, con tragiche conseguenze: la verità dei suoi limiti, dei propri limiti”, la denuncia di Francesco, che ricorda come Gesù, nel Vangelo, proclama di essere venuto “non ad abolire, ma a dare pieno compimento” alla legge. “Il Signore Gesù regala il compimento, è venuto per questo”, ha sottolineato il Papa a proposito del “salto” che il protagonista del brano evangelico citato all’inizio della catechesi doveva compiere, “dove si apre la possibilità di smettere di vivere di sé stessi, delle proprie opere, dei propri beni e – proprio perché manca la vita piena – lasciare tutto per seguire il Signore”. “Nell’invito finale di Gesù – immenso, meraviglioso – non c’è la proposta della povertà, ma della ricchezza, quella vera”, ha precisato il Papa citando il brano in questione: “Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!” .