Corridoi umanitari

Migranti: Impagliazzo, stop a parole polemiche, l’Italia è capace di proteggere chi ha bisogno

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Oggi è il giorno in cui in Italia si fermano le polemiche e parlano i fatti: c’è un’Italia delle istituzioni, delle associazioni, delle Chiese, dei movimenti che vuole proteggere chi ha bisogno di protezione internazionale”. Con queste parole Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, ha commentato l’arrivo a Fiumicino di 139 profughi, tra cui 62 bambini, grazie ai corridoi umanitari resi possibili dal Protocollo d’Intesa siglato con lo Stato dalla Cei e da Sant’Egidio. “Il nostro è un Paese capace di accogliere e di integrare: questo è il messaggio che arriva da qui”, ha aggiunto Impagliazzo sottolineando che “i corridoi non sono una buona pratica, ma una realtà vera del nostro Paese”. “Di fronte alla vostra vita, al vostro viaggio non ci sono parole polemiche, dibattiti inutili, ma il desiderio di accogliervi e di integrarvi”, ha detto il presidente di Sant’Egidio rivolgendosi ai profughi. “Avrete una casa, troverete delle famiglie e delle persone che vi accoglieranno così che da domani potrete iniziare un percorso di integrazione nel nostro Paese. E questa sarà una ricchezza per tutti noi”, ha rilevato Impagliazzo. “L’Italia – ha concluso – è capace di protezione e sempre lo sarà perché lavorando insieme tutto cambia e tutto è possibile”.

“C’è bisogno di solidarietà”, gli ha fatto eco Oliviero Forti, responsabile dell’area immigrazione della Caritas italiana, ricordando che “per ribadire la nostra posizione, alla vigilia del Consiglio Europeo, la stragrande maggioranza delle associazioni ha voluto lanciare la Campagna ‘European Solidarity’”.