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(Bruxelles) La versione rivista della direttiva sui servizi dei media audiovisivi recentemente approvata dalle istituzioni Ue è positiva per aver mantenuto il “riferimento alla tutela dello sviluppo morale dei minori” così come per aver “introdotto nuove regole sulla protezione dei minori da contenuti dannosi nelle piattaforme di condivisione dei video”. Lo afferma oggi una nota della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) che nel corso del processo di riforma della direttiva è intervenuta per segnalare la “priorità” che ha “una solida tutela dei minori dal contenuto nocivo”, sebbene “le misure relative allo sviluppo morale dei minori siano state attaccate senza alcun motivo durante le discussioni al Parlamento europeo”. Non così positivo nella direttiva rivista è invece il fatto che anziché il divieto per i programmi legati alla pornografia o alla violenza gratuita, come inizialmente proposto dalla Commissione, la direttiva abbia inserito un “obbligo di misure molto severe” rispetto a tali contenuti. Per questo la Comece “incoraggia gli Stati membri ad attuare misure più rigorose di quelle indicate nella direttiva, per garantire la massima protezione per lo sviluppo morale dei minori”.