Relazione 2017
“Migliorare la qualità dei servizi migliora la qualità della vita ed è un elemento di contrasto al disagio sociale che cresce, che non si è contrastato neppure con quel po’ di miglioramento economico che abbiamo avuto”. Lo ha affermato questa mattina Tiziano Treu, presidente del Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro), introducendo alla Camera dei deputati la presentazione della “Relazione annuale sulla qualità dei servizi offerti dalle PA centrali e locali a imprese e cittadini” relativa all’anno 2017. “La qualità dei servizi pubblici delle Pubbliche amministrazioni è essenziale non solo perché è un pezzo di Paese con 3 milioni e rotti che lavorano ma perché è decisiva l’attività di servizio per il benessere dei cittadini. E anche per l’equilibrio della stessa economia”, ha sottolineato Treu, aggiungendo che “la qualità dei servizi e la distribuzione equa dei servizi sul territorio, che purtroppo non c’è, è un elemento essenziale per affrontare le difficoltà presenti”. Il presidente del Cnel ha evidenziato anche come “purtroppo vediamo che le diseguaglianze nella fornitura e nella qualità dei servizi non sono solo gravi ma vanno a carico di chi avrebbe più bisogno di essere sostenuti”. A volte, per esempio per quanto riguarda i servizi pubblici all’impiego, “siamo in due Paesi diversi”, ha notato Treu. Tra i temi affrontati anche quello della “poca cultura della valutazione oggettiva, molte delle nostre riflessioni si basano sull’autovalauzione”. C’è bisogno di “più oggettività e di referenti esterni”, ha ammonito. E, in virtù anche dell’esperienza personale, ha notato come riguardo alle normative “semplificare è una cosa difficilissima”. Riferendosi anche al dibattito circa la soppressione del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, Treu ha assicurato che quella del Cnel è una “funzione necessaria che sarebbe grave voler diminuire”.