Congresso pastorale
La famiglia “è un amore per sempre che salverà il mondo”. In questi anni lo ha ripetuto diverse volte il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, fin da quando era vescovo di Arezzo e più di recente durante il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia. Oggi lo ribadisce a Dublino, nel corso dell’Incontro mondiale delle famiglie (21 – 26 agosto), Parole che, afferma in una riflessione intitolata “Accompagnare, discernere e integrare: l’umana fragilità secondo l’Amoris laetitia”, “non sono un’espressione retorica ma un grido pieno di speranza”. Fondamentale, secondo il porporato, “valorizzare questo ‘amore’: ovvero la formidabile testimonianza di fede che la famiglia è in grado di dare al mondo contemporaneo, evidenziando tutti i talenti che essa possiede – la carità coniugale e l’amore sponsale, il sacramento e lo spirito di donazione, la vita comunitaria e il primo annuncio del Vangelo, lo sforzo educativo e la generatività – ma senza nascondere le ferite che l’affliggono”. “Non dobbiamo coprirci dietro ad un ideale di famiglia in astratto”, il monito del presidente della Cei, ma “dobbiamo confrontarci con cosa essa realmente è. E cioè, con la cellula fondante, bellissima e fragile, di un corpo sociale sempre più sfibrato e caratterizzato, da un lato, da una cultura individualista a tratti esasperata che colpisce ogni forma di relazione umana e, dall’altro lato, da una cultura dello scarto che emargina tutto ciò che non è utile”.