Ottobre missionario
Sono 400 i sacerdoti italiani fidei donum, ossia inviati dalle diocesi (soprattutto in America Latina e Africa) a fare una esperienza di missione ad gentes. Un numero in drastico calo rispetto ai picchi degli anni ’90, quando erano 1330. Gran parte è dovuto alla crisi delle vocazioni. Sono soprattutto le diocesi del nord Italia ad inviare sacerdoti ma anche Roma ha una trentina di fidei donum sparsi nel mondo. “Non si smette mai di essere missionario. L’esperienza del fidei donum mi ha cambiato la vita, mi ha dato un respiro e una apertura nuova. Anche nelle parrocchie più tradizionaliste riesco a far vedere un modello diverso di Chiesa, più accogliente ed aperta verso tutti”. A parlare al Sir è don Alberto Brignoli, 52 anni, bergamasco, sacerdote fidei donum a Cochabamba, in Bolivia dal 1997 fino al 2006. Ha lavorato anche nella formazione dei missionari in partenza per l’America Latina e con l’ufficio Cei per la cooperazione missionaria tra le Chiese. Per quattro anni parroco in pianura, da pochi giorni è tornato sui monti, a Selvino, in Val Seriana. Brasile, Argentina, Uruguay (le principali destinazioni dei migranti italiani), Cuba, Haiti, Ecuador, Bolivia sono i Paesi che registrano una maggiore presenza di sacerdoti fidei donum. In Africa i numeri più consistenti sono in Kenya, Niger, Costa d’Avorio, Etiopia, Zambia, Madagascar. Oltre all’ingresso in massa di laici e famiglie fidei donum, ci si è aperti alle piccole comunità di cattolici in Asia (Thailandia, Bangladesh, Turchia, Corea del Sud, Vietnam, Kazakistan) e perfino all’Oceania (Papua Nuova Guinea e Polinesia francese). Nell’America del nord ci sono due fidei donum in Canada e Stati Uniti. Alcune diocesi hanno fidei donum in Albania. Tra le diocesi che hanno oggi più sacerdoti in missione spiccano quelle del nord Italia: Milano (33), Bergamo (28), Brescia (20), Padova (19), Bolzano (11), Verona (11). Roma ha una trentina di preti fidei donum sparsi per il mondo (uno addirittura in Qatar), più a sud solo Cagliari ne ha inviati 5 e Catania 3. Oggi si parte per periodi più brevi di tre anni, rinnovabili due o tre volte. Partono anche laici e famiglie e c’è il fenomeno contrario, ossia preti non italiani che vengono nelle nostre parrocchie. Attualmente sono in servizio pastorale (in convenzione con la Cei) 810 sacerdoti fidei donum stranieri e 620 sacerdoti stranieri studenti. Altri 1.178 sono religiosi.