Accordo
Firmato ad Addis Abeba (Etiopia), nella sede dell’Unione africana, un memorandum per la diffusione della formazione professionale nei diversi Paesi del continente africano per colmare il gap di assenza di formazione professionalizzante e per diffonderla in diverse aree dell’Africa. Le firme sono due: da un lato quella della professoressa Sarah Mbi Enow Anyang Agbor, commissaria alle Risorse umane, alla scienza e alla tecnologia dell’Unione africana, e di Roberto Rossini, presidente Acli. Ha presenziato all’accordo l’ambasciatore dell’Italia presso l’Unione africana, Giuseppe Berlendi. L’educazione di base, secondo la commissaria, “è condizione fondamentale ma non sufficiente per lo sviluppo perché deve seguire l’educazione professionalizzante”. “Dovremo affrontare un gap di natura geografica che riguarda il divario città-campagna visto che sempre di più le eccellenze si concentrano soprattutto verso le 54 capitali o altri agglomerati urbani”. Le Acli, con questo accordo, verranno coinvolte, nei prossimi 24 mesi, nell’assistenza tecnica per i diversi sistemi di formazione professionale che variano a seconda del territorio, dei suoi saperi, usi, costumi e tradizioni. L’associazione italiana interverrà in diversi Paesi come Mozambico, Tanzania, Somali e Burundi, ma anche Senegal. Il protocollo d’intesa con l’Unione africana prevede diversi progetti delle Acli, di Enaip, di Acli Terra e di Ipsia. “La firma di questo memorandum è un altro passo avanti fondamentale fatto da Acli4Africa per comunità e territori oltremare – ha dichiarato il presidente nazionale delle Acli e dell’Enaip, Roberto Rossini -, le Acli s’impegnano per promuovere lo sviluppo che, secondo Paolo VI, è il nuovo nome della pace. La formazione professionale può rappresentare il futuro per tantissimi giovani, perché si riesce a entrare in contatto con il mondo delle imprese del territorio, intercettandone i bisogni e quindi la domanda di lavoro”.