Due studi
“L’istruzione e la formazione professionale tra regionalismo e unitarietà” è la seconda pubblicazione presentata oggi a Roma dal Cnos-Fap (Centro nazionale opere salesiane – formazione aggiornamento professionale), alla Camera dei deputati. Lo studio è stato realizzato da Giulio M. Salerno, professore dell’Università di Macerata, e riflette sul rapporto tra le norme generali stabilite a livello nazionale in materia di Iefp (cioè l’istruzione e formazione professionale che consiste nei percorsi triennali di qualifica e nei percorsi quadriennali di diploma) e la disciplina adottata dalle Regioni, che sono le istituzioni direttamente responsabili. L’obiettivo è quello di valutare la coerenza dei modelli attuati in ciascuna Regione rispetto ai “principi-guida” posti dallo Stato soprattutto a tutela del pari diritto all’istruzione e formazione che deve essere assicurato a tutti i giovani in ogni parte del territorio nazionale.
“Dall’indagine risulta che i sistemi territoriali di Iefp analizzati presentano ancora una diffusa e consistente condizione di incoerenza nei confronti dei principi unitari stabiliti a livello nazionale – ha affermato Salerno- In alcuni casi, poi, mancano apposite leggi regionali in materia di Iefp o addirittura le normative territoriali sono precedenti alla revisione costituzionale del 2001 con la quale è stata espressamente prevista la materia dell’istruzione e formazione professionale”. In altre parole, vi sono consistenti carenze e ritardi che non favoriscono l’omogenea presenza della Iefp in tutta Italia e, dunque, di quei percorsi formativi che sono particolarmente dedicati all’accesso al mondo del lavoro, soprattutto per le figure professionali che sono richieste dalle imprese.
Emerge, così, la necessità che gli enti territoriali procedano ad opportuni interventi correttivi e integrativi della loro legislazione, in modo da assicurare piena attuazione ai “principi-guida” della Iefp sull’intero territorio nazionale, così consentendo la presenza delle condizioni giuridiche ed istituzionali necessarie per garantire l’effettiva unitarietà del sistema nazionale della Iefp e, quindi, il pari rispetto del diritto di istruzione e formazione per tutti i giovani del nostro Paese.
In conclusione, si propone che “siano rafforzati i processi di monitoraggio e di recepimento dei principi di unitarietà della Iefp, in particolare mediante iniziative condivise tra le Istituzioni territoriali (Regioni e Province autonome), con specifici accordi tra istituzioni territoriali e le autorità nazionali competenti in materia di istruzione, formazione e lavoro e con la valorizzazione del ruolo di coordinamento della IX Commissione (Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca) della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome”.