Aula Paolo VI

Papa Francesco: udienza, la fede “non è una teoria”. “Leggere tutto con gli occhi della fede”

foto SIR/Marco Calvarese

La fede per San Paolo non è “una teoria, un’opinione su Dio e sul mondo”, ma “l’impatto dell’amore di Dio sul suo cuore, è amore per Gesù Cristo”. Lo ha spiegato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, commentando il brano degli Atti degli apostoli in cui Paolo, davanti ad Agrippa, racconta la propria conversione. “Cristo Risorto lo ha reso cristiano e gli ha affidato la missione tra le genti, perché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ottengano il perdono dei peccati e l’eredità, in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in Cristo”, ha ricordato il Papa. “Paolo ha obbedito a questo incarico e non ha fatto altro che mostrare come i profeti e Mosè hanno preannunciato ciò che egli ora annuncia”, ha commentato Francesco: che “il Cristo avrebbe dovuto soffrire e che, primo tra i risorti da morte, avrebbe annunciato la luce al popolo e alle genti”. “La testimonianza appassionata di Paolo tocca il cuore del re Agrippa, a cui manca solo il passo decisivo: ‘Ancora un poco e mi convinci a farmi cristiano!”, ha proseguito il Papa, sottolineando il fatto che Paolo “viene dichiarato innocente, ma non può essere rilasciato perché si è appellato a Cesare. Continua così il viaggio inarrestabile della Parola di Dio verso Roma”. “Paolo incatenato finirà qui a Roma”, ha detto Francesco a braccio: “A partire da questo momento, il ritratto di Paolo è quello del prigioniero le cui catene sono il segno della sua fedeltà al Vangelo e della testimonianza resa al Risorto”. “Le catene sono certo una prova umiliante per l’apostolo, che appare agli occhi del mondo come un malfattore”, ha fatto notare il Papa: “Ma il suo amore per Cristo è così forte che anche queste catene sono lette con gli occhi della fede”. “Paolo ci insegna la perseveranza nella prova e la capacità di leggere tutto con gli occhi della fede”, ha concluso il Santo Padre: “Chiediamo oggi al Signore, per intercessione dell’apostolo, di ravvivare la nostra fede e di aiutarci ad essere fedeli fino in fondo alla nostra vocazione di cristiani, di discepoli del Signore”.