Politica
(Bruxelles) “Per realizzare gli obiettivi del Green Deal europeo saranno necessari investimenti notevoli”: è la stessa Commissione ad ammettere uno dei passaggi essenziali, e difficili da realizzare, del nuovo Patto per l’ambiente illustrato oggi all’Europarlamento. “Per conseguire gli obiettivi in materia di clima ed energia attualmente previsti per il 2030 si stima che occorreranno investimenti supplementari annui dell’ammontare di 260 miliardi di euro, pari a circa l’1,5% del Pil del 2018, per i quali sarà necessaria la mobilitazione dei settori pubblico e privato”. Questi investimenti ingenti e straordinari hanno sollevato molte obiezioni da parte degli eurodeputati. “All’inizio del 2020 la Commissione presenterà un piano per un’Europa sostenibile per contribuire a soddisfare le esigenze di investimento”, assicura l’esecutivo von der Leyen. “Almeno il 25% del bilancio a lungo termine dell’Ue dovrebbe essere destinato all’azione per il clima e la Banca europea per gli investimenti, la ‘banca europea per il clima’, fornirà ulteriore sostegno. Per fare sì che il settore privato contribuisca al finanziamento della transizione ecologica, nel 2020 la Commissione presenterà una strategia di finanziamento verde”.
Von der Leyen ha chiarito che lottare contro i cambiamenti climatici e il degrado ambientale dev’essere “un impegno comune”, ma non tutte le regioni e gli Stati membri si trovano allo stesso livello. Basti pensare alla dipendenza dal carbone di vari Paesi dell’Europa centro-orientale. Per questo “un meccanismo per una transizione giusta sarà utilizzato per sostenere le regioni che dipendono fortemente da attività ad alta intensità di carbonio, aiutando i cittadini più vulnerabili alla transizione, garantendo l’accesso a programmi di riqualificazione e a opportunità lavorative in nuovi settori economici”.