Messaggio

Bolivia: vescovi, “abbiamo vissuto momenti straordinari, ora costruiamo un Paese unito”

“Non vediamo l’ora di costruire una Bolivia unita, nel Dio della vita, al di sopra delle differenze”, poiché “è più ciò che ci unisce di ciò che ci separa. Abbiamo una storia comune, un futuro comune, un Salvatore comune che è Gesù Cristo e un compito comune che è quello di costruire una Bolivia con giustizia e progresso”. Lo scrivono i vescovi boliviani, nel messaggio diffuso ieri, a conclusione dell’assemblea straordinaria della Conferenza episcopale, che si è tenuta a Tarija.
“Quest’anno – scrivono i vescovi, facendo riferimento agli avvenimenti delle ultime settimane, alle contestate elezioni presidenziali e alla fuga dal Paese dell’ex presidente Evo Morales – abbiamo vissuto in Bolivia momenti intensi e straordinari, con chiari segni di speranza, ma anche di oscurità. Abbiamo subito violenza, manipolazione delle coscienze, corruzione politica e bugie istituzionalizzate. Abbiamo anche assistito alla rinascita di forme di razzismo, spesso provocate, che hanno creato divisione e suscitato risentimento, con l’esito fatale del ferimento e della morte di nostri fratelli. Siamo solidali con la sofferenza delle loro famiglie, specialmente in questo Natale”.
Continua la nota: “Abbiamo anche assistito a eventi ammirevoli che hanno mostrato la vocazione democratica del nostro popolo. Abbiamo visto proteste pacifiche e resistenza nelle strade, la manifestazione pubblica della fede, la fiducia nella preghiera e l’importanza dei giovani; segni che ci riempiono di speranza e ci consentono di prevedere giorni migliori per il nostro Paese”.
Pertanto, “questo Natale 2019 assume un senso molto particolare grazie alla fede che professiamo. Come cristiani battezzati, discepoli missionari di Gesù Cristo, siamo chiamati a celebrare la nascita del Figlio di Dio nelle istituzioni della Bolivia, in ciascuna delle nostre famiglie e nella nostra vita personale, lasciando che si apra il cammino del perdono e della riconciliazione di cui tutti noi boliviani abbiamo bisogno”.