Rapporto 2019
“La Generazione Z vuole esperienze al cinema da condividere anche con la famiglia per ritrovare intorno a sé un’esperienza familiare, in un’epoca di frantumazione della condivisione dei tempi”. Lo ha detto mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo a margine della presentazione del Rapporto cinema 2019. “È una generazione che, come emerge dal Rapporto, vuole qualità della visione, quindi la tecnologia, ma anche del prodotto. Non si accontenta di vedere delle cose. Dobbiamo perciò superare l’idea di una generazione che vive di immagini frammentate”. Sui risultati del Rapporto, realizzato in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, mons. Milani non nasconde lo stupore: “Stavamo andando in un’altra direzione, guardavamo più a una generazione che scarica illegalmente contenuti mentre dal Rapporto abbiamo visto che solo una piccola quota lo fa (14%, ndr). La pirateria è in discesa anche se il dato non è da tutti accettato ma è una tendenza mondiale come ci dicono i ricercatori. Ci ha stupito inoltre il desiderio di sala dove vivere il film”. Riguardo alle considerazioni, alla luce dell’indagine, che la fondazione sta facendo, il presidente ha risposto: “È necessario accompagnare i prodotti cinematografici con la critica. Uno dei risultati diceva che i ragazzi scelgono i film in base al passaparola e alle recensioni, il nostro compito di critici è fondamentale. Abbiamo poi visto che fra le esperienze mediali compiute quella del vedere al cinema è fondamentale, dobbiamo quindi tornare ad educare lo sguardo. Fino a poco tempo fa l’accesso alla cultura era dato dalla parola ora principalmente dalle immagini. Ma questi ragazzi non sanno cosa c’è dietro l’immagine, la formazione all’audiovisivo deve essere materia obbligatoria”.