Incontro
“L’amicizia civile accetta le differenze tra le persone, ne apprezza il valore, coglie lo stimolo alla convivenza che ne proviene e ha fiducia nella reciprocità. Sfida impegnativa, ma che vale la pena almeno di prendere in considerazione: la fatica che porta con sé è costituita dalla disponibilità al dialogo, la disponibilità a superare incomprensioni e contrasti, l’ostinazione alla ricerca del bene possibile; la benedizione che porta è il respiro di un’autentica convivenza, della costruzione di legami di aiuto e di stima, di un mondo più vivibile e bello. È a ben vedere l’atteggiamento stesso nei nostri confronti del Signore che viene”. Questo uno dei passaggi centrali dell’intervento del vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, ieri sera, nel salone dell’Episcopio, per lo scambio di auguri con gli amministratori locali e i politici del territorio diocesano: molti i sindaci presenti, i consiglieri e gli assessori comunali, ma anche i rappresentanti delle Province di Treviso, Padova e Venezia e consiglieri e assessori regionali.
Una tradizione avviata dai suoi predecessori, che mons. Tomasi ha definito “una bella occasione”. Chi amministra la vita di un territorio, e soprattutto delle persone che vi abitano, deve confrontarsi quotidianamente con la concretezza del bene comune, “che è vita ordinata, possibilità di crescita, direi di ‘fioritura’ delle persone che vi vivono e dei gruppi in cui esse sono organizzate e si organizzano – ha ricordato il vescovo -. Sono tante le esigenze che vi è chiesto di soddisfare, tante le richieste che vi vengono poste, siete vicini a chi vi elegge e che può vedere con una certa facilità i risultati del vostro impegno. Siete parte della comunità che amministrate, dalla quale venite e alla quale tornerete. Ho talvolta l’impressione che voi siate alla vera frontiera del lavoro politico e che la conquista del vostro consenso si misuri sulla concreta capacità di dare risposte a bisogni molteplici, talvolta in competizione tra loro”.