Direzione spirituale
“Ormai da vari anni non parlava più. Guardava soltanto. Intensamente. E piangeva. Con lacrime tranquille che comunicavano l’intensità con cui viveva ogni singolo incontro”. Così il Papa ha ricordato l’ultimo incontro con il suo padre spirituale, Miguel Angel Fiorito, poco prima della sua morte, avvenuta il 9 agosto 2005. “Fiorito aveva il dono delle lacrime, che è espressione di consolazione spirituale”, ha commentato Francesco: “Parlando dello sguardo del Signore nella prima settimana degli Esercizi, Fiorito commentava l’importanza che san Benedetto dava alle lacrime e diceva che ‘le lacrime sono un piccolo segno tangibile della dolcezza di Dio che a malapena si manifesta all’esterno, ma non cessa di impregnare il cuore nel raccoglimento interiore'”. Il Papa ha poi raccontato anche “un aneddoto simpatico”, a proposito del gesuita che ha formato generazioni di gesuiti latinoamericani: “Aveva anche il dono dello sbadiglio. Mentre gli aprivi la coscienza, a volte il Maestro cominciava a sbadigliare. Lo faceva apertamente, senza nasconderlo. Ma non è che si stesse annoiando, semplicemente gli veniva e lui diceva che a volte serviva a ‘tirarti fuori il cattivo spirito’. Espandendo l’anima contagiosamente, come fa lo sbadiglio a livello fisico, aveva quell’effetto a livello spirituale”.