Cerimonia di consegna
La “scelta storica” dell’integrazione europea, “questo porre in comune il futuro dei popoli europei è stata ed è una grande costruzione di pace”. Lo ha detto stamani il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo dai frati del Sacro Convento di Assisi la Lampada della pace. “Ne interpreto la consegna e il significato come un riconoscimento all’Italia. La Repubblica nel rispetto e in coerenza con la sua costituzione ha sempre costantemente e attivamente ricercato la pace. L’ha fatto e lo fa con i paesi vicini. I confini territoriali del nostro Paese, anche dove decenni e decenni addietro si vedevano scontri ed episodi di crudeltà, sono oggi luoghi di incontro, punti di pace di amicizia, di collaborazione attiva per il comune futuro”. Il capo dello Stato ha poi ricordato che “l’Italia sviluppa la pace e la persegue non soltanto nei rapporti con gli altri Paesi, vicini e lontani, ma collabora attivamente per promuovere la pace dove non c’è in ogni parte del mondo, anche in Paesi lontani, per promuovere la pace dove non c’è e consolidarla dove esiste”. Un impegno condotto – ha ricordato Mattarella – “con la sua azione politica, con la sua attività diplomatica, con le missioni dei suoi militari”. “In luoghi molto lontani come timor est, in luoghi meno distanti come il libano, da anni l’Italia svolge una attiva e impegnata politica per la pace nel mondo. E ve ne è grande bisogno, in una stagione, in un periodo in cui si assiste a numerosi e gravi conflitti e focolai di guerra regionali, a contrasti crudeli e scontri crudeli a carattere etnico o per motivi pseudo-religiosi. In un periodo in cui rischiano di venir meno i limiti agli armamenti nucleari e in cui si vedono sviluppare armamenti in tante parti del mondo, vi è bisogno di un grande impegno per la pace, di una grande educazione alla pace”.