Vita nascente
Il presidente della Costa Rica, Carlos Alvarado Quesada, ha firmato venerdì scorso per decreto il “regolamento tecnico” che dà seguito alla depenalizzazione dell’aborto. “La nostra condanna e indignazione per la firma di questo provvedimento sono molto forti”, scrivono i vescovi della Conferenza episcopale costaricana (Cecor) in una nota, ritenendo che tale scelta “contraddica il sentimento espresso, con totale chiarezza, da un popolo convinto del proprio amore per Dio e per la vita nascente”.
Proseguono i vescovi: “Sempre ci siamo espressi contro questa e ogni azione che intenda aprire la porta a coloro che attentano contro la vita umana, specialmente quella dei più vulnerabili, come è il caso dei nascituri”. Allo stesso modo, è giusto “riconoscere l’onestà e il coraggio di coloro che hanno sostenuto che tutta la vita ha valore, soprattutto i legislatori e vari settori sociali che hanno sostenuto ciò con fermezza”.
Prosegue la nota della Cecor: “I credenti devono difendere e promuovere il diritto alla vita, consapevoli che il Figlio di Dio, con la sua incarnazione si è unito a tutti gli uomini”.