Basilica di San Pietro
“Il Signore manifesta una tenerezza speciale per i più vulnerabili, i più fragili, i più poveri del suo popolo”. Lo ha detto il Papa, che ha celebrato ieri – per la rima volta – una messa nella basilica di San Pietro in occasione comunità filippina cattolica, che a Roma conta 43mila persone, in occasione del primo giorno della tradizione
religiosa filippina del Simbang Gabi, novena in preparazione al Natale. “Ci sono altri vulnerabili che meritano uno sguardo d’amore speciale da parte di Dio”, ha proseguito Francesco: “sono gli oppressi, gli affamati, i prigionieri, i forestieri,
gli orfani e le vedove. Sono gli abitanti delle periferie esistenziali di ieri e di oggi”.
“E siccome gli abitanti delle periferie esistenziali continuano ad essere ancora molti – ha detto il Papa – dobbiamo chiedere al Signore di rinnovare il miracolo del Natale ogni anno, offrendo noi stessi come strumenti del suo amore misericordioso verso gli ultimi”. “Da anni si celebra Simbang-Gabi anche nella diocesi di Roma, e oggi la celebriamo insieme qui, nella basilica di San Pietro”, il riferimento alla novena in preparazione al Natale: “Attraverso questa celebrazione ci vogliamo impegnare a manifestare l’amore e la tenerezza di Dio verso tutti, specialmente verso gli ultimi”. “Siamo chiamati ad essere fermento in una società che spesso non riesce più a gustare la bellezza di Dio e a sperimentare la grazia della sua presenza”. “La vostra fede sia “lievito” nelle comunità parrocchiali alle quali appartenete oggi”, la missione speciale affidata dal Papa alla comunità filippina romana.