Appello
“Le uniche palle che dovremmo vedere il giorno di Natale sono quelle dell’albero, non quelle di pallavolo, calcio e basket”. Ironizza così il vicepresidente dell’Unione Sportiva Acli di Bologna, Filippo Diaco, che si dice molto perplesso per la decisione delle rispettive leghe di giocare il derby del basket bolognese e la partita di pallavolo tra Ravenna e Trento, ai massimi vertici, proprio nel pomeriggio di Natale. “Mi amareggia molto che entrambi gli episodi riguardino la nostra regione – spiega – e mi associo al disappunto del pallavolista Saitta, che dovrà trascorrere il Santo Natale lontano dalla propria famiglia”. Diaco osserva che “le obiezioni sono sempre le solite: ma allora i medici lavorano anche a Natale, i ristoratori e le forze dell’ordine anche… certo, ma non possiamo paragonare chi salva delle vite, chi fornisce un servizio fondamentale a chi potrebbe benissimo disputare l’identica partita anche il giorno successivo, pur sempre festivo”. “Questa attività è senz’altro procrastinabile senza problemi: come ente di promozione sportiva l’Us Acli si batte per riconoscere il ruolo educativo e sociale dello sport e siamo un ente di ispirazione cattolica, non possiamo approvare una simile decisione. Da Diaco solidarietà agli atleti, li invita “a scioperare, tutti: gli strumenti di protesta vanno utilizzati quando occorre dare un segnale”. L’invito di Diaco è rivolto anche agli spettatori: “A Natale state a casa con la famiglia, non al palazzo dello sport: date un segnale ai vertici, nel rispetto delle nostre tradizioni e anche dei lavoratori dello sport”.