Appello
Il sistema dei servizi del pubblico e del privato sociale (Intercear, Fict, San Patrignano, Comunità Incontro, FederSerd, Sipad, Sidt, Ascodip, Exodus, Comunità Emmanuel, Associazione Saman, Acudipa) di fronte agli ultimi dati della relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze, pubblicata pochi giorni fa sul sito del Dipartimento politiche antidroga, invita congiuntamente il governo ad affrontare subito l’annoso problema della legge 309/90 “non più rispondente – si legge in un comunicato – ai bisogni della persona”. “L’indifferenza – prosegue il documento – è letale e ormai non è più possibile rimandare. In Italia aumentano le morti per droga, aumentano i detenuti in carcere per reati di droga e si aprono mercati ancora più complessi con le sostanze sintetiche. Si assiste ad un vero ‘marketing’ globale delle droghe, mentre il sistema dei servizi di cura e di assistenza è fermo al 1990. Non c’è la percezione del rischio e del danno con le sostanze stupefacenti soprattutto fra i giovani: l’età media di primo contatto con le sostanze stupefacenti che s’è abbassata, arrivando appunto ai 13-14 anni”. Inoltre, sottolineano queste realtà, “si registra un ulteriore incremento dei decessi per droga correlati che, dai 296 casi del 2017 sono passati a 334 nel 2018. In questa situazione di estrema drammaticità che è destinata soltanto ad aggravarsi, si ritiene urgente dare concretezza alla proposta di revisione della normativa sulle droghe 309/90, presentata dal sistema dei servizi la settimana scorsa con la priorità di mettere al centro la persona e non più la sostanza, attraverso la costituzione di un intergruppo parlamentare per la riforma condivisa della 309/90”.