Televisione
Andrà in onda, domani, mercoledì 18 dicembre, su Rai Premium, dopo la fiction, “L’Uomo in bianco”, il secondo reportage dal titolo Paolo VI, il Papa della modernità, di Nicola Vicenti. Si tratta della seconda delle quattro inchieste, tra memoria e attualità, prodotte da Rai Vaticano e Rai Premium, con testimonianze inedite e immagini esclusive dei pontificati. Il reportage lascia emergere il profilo umano di Montini attraverso i suoi scritti. Lettere, riflessioni, pagine segrete, che a migliaia e in tutta la sua vita Paolo VI ha scritto a familiari, amici, intellettuali e artisti. Nei ricordi che affiorano di Fausto Montini, suo nipote, “Paolo VI sentiva la missione a cui era stato chiamato sin da bambino verso la santità”. “Per noi bambini, nipoti, era lo zio che non dovevamo disturbare perché lui studiava e si preparava a diventare sacerdote. Quando è diventato Papa, mio padre, suo fratello, ha detto che è veramente opera della Spirito Santo”. Poi, la testimonianza di don Angelo Maffeis, presidente dell’Istituto Paolo VI di Brescia: “La sua vita è strettamente legata da una consapevolezza – dice – che c’è una identità cattolica da manifestare, da far fruttare all’interno delle realtà sociale. La fede, pertanto, non può essere rinchiusa in uno spazio privato ma deve essere una testimonianza pubblica”.
“L’Uomo in bianco” è un programma di Massimo Milone, Carlotta Bernabei, Stefano Girotti, Martha Michelini e Nicola Vicenti, coordinamento Rai Vaticano Daniela Molinaro, produttore esecutivo Francesco Puglielli, le musiche di Paolo Vivaldi, la regia di Carlotta Bernabei.