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Internet: Istat, aumenta l’uso tra gli italiani ma il 41,6% ha basse competenze digitali

Nel 2019, 38 milioni 796mila persone di 6 anni e oltre hanno navigato almeno una volta in Rete nell’arco di tre mesi, 812mila in più rispetto all’anno precedente. Aumenta soprattutto la quota di internauti che si collegano a Internet quotidianamente (dal 51,3 al 53,5%). È quanto emerge dal report “Cittadini e ICT” diffuso oggi dall’Istat e relativo all’anno 2019.
Nel 2019, spiega l’Istat, i giovani si sono confermati i più assidui utilizzatori della Rete (oltre il 90% dei 15-24enni), ma la diffusione comincia a essere significativa anche tra i 65-74enni, tra i quali la quota di internauti raggiunge il 41,9%. Il 29,1% degli utenti di internet di 16-74 anni ha competenze digitali elevate. La maggioranza degli internauti ha invece competenze basse (41,6%) o di base (25,8%). Inoltre vi è una nicchia di internauti che non ha alcuna competenza digitale (3,4%, pari a 1 milione e 135mila).
Per quanto riguarda la diffusione della banda larga, il report mette in evidenza come permane il gap tra Centro-Nord e Mezzogiorno: in tutta Italia, il 76,1% delle famiglie dispone di un accesso a Internet e il 74,7% di una connessione a banda larga. Rispetto al 2018 non si registrano variazioni significative. Divari si riscontrano anche tra Comuni nelle aree metropolitane (accesso alla banda larga al 78,1%) e quelli fino a 2mila abitanti (68%).
Dai dati diffusi emerge poi che la quasi totalità delle famiglie con almeno un minorenne dispone di un collegamento a banda larga (95,1%); tra le famiglie composte esclusivamente da persone ultrasessantacinquenni tale quota scende al 34,0%. Anche in questo ambito, un fattore discriminante è il titolo di studio: ha una connessione a banda larga il 94,1% delle famiglie con almeno un componente laureato contro il 46,1% di quelle in cui il titolo di studio più elevato è al massimo la licenza media.
“La maggior parte delle famiglie senza accesso a Internet da casa – spiega l’Istat – indica come principale motivo la mancanza di capacità (56,4%) e il 25,5% non considera Internet uno strumento utile e interessante. Seguono motivazioni di ordine economico legate all’alto costo dei collegamenti o degli strumenti necessari (13,8%), mentre il 9,2% non naviga in Rete da casa perché almeno un componente della famiglia accede a Internet da un altro luogo”.