Festività
“Il mondo dello sport” può essere illuminato dal Natale, “con il suo messaggio di pace, di cura, di silenzio, di fatica”. E’ un passaggio dell’omelia pronunciata ieri da mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, nella messa natalizia per la società sportiva Spal. Il Natale, ha spiegato il presule, è “un nuovo incontro di Dio con ciascuno di noi. Il presepe, anche nelle nostre case, è la storia popolare di questo incontro del Figlio di Dio con noi, dell’incarnazione”. Nel richiamare la lettera del Papa sul presepe, nella quale Francesco definisce Gesù “un fratello che viene a cercarci quando siamo disorientati e perdiamo direzione”, l’arcivescovo avverte: “Questa fraternità che il Signore ci porta si può vivere anche in una società sportiva: curando le relazioni e i nuovi incontri, sempre più inclusive, dando valore ad ogni persona, soprattutto ai più piccoli che iniziano un’esperienza sportiva; curando il nostro linguaggio, sempre rispettoso della verità e delle persone. Il mondo dello sport, anche del calcio, è un mondo di incontri che può essere illuminato dal Natale, dal presepe, con il suo messaggio di pace, di cura, di silenzio, di fatica”, valori importanti “anche per la realtà sportiva. I campioni si riconoscono anche dalla capacità di portare in campo questi valori, che creano cultura, educazione, rinnovano la nostra città”. “Cari amici della Spal – l’augurio di Perego – il Signore vi accompagni in questo campionato partito in salita, anche con i problemi dello stadio, che continua con fatica – come per tutte le cose importanti, ma che offre anche la soddisfazione di persone e famiglie della città e del territorio stare attorno a voi, accompagnarvi nelle trasferte, condividere con voi questa importante esperienza sportiva ed educativa, nelle diverse fasce d’età”.