Riepilogo

Notizie Sir del giorno: udienza, Premio Sacharov, Libia, Mattarella su politica, Brexit, Papa e rifugiati Lesbo, fusione Fca-Peugeot

Papa Francesco: udienza, “fare un piccolo presepe a casa, sempre”. “È come aprire la porta e dire: ‘Entra, Gesù’”

“Dal presepe possiamo cogliere un insegnamento sul senso stesso della vita”. Lo ha spiegato il Papa, descrivendo, nella catechesi dell’udienza di oggi, le “scene quotidiane” del presepe: “I pastori con le pecore, i fabbri che battono il ferro, i mugnai che fanno il pane; a volte si inseriscono paesaggi e situazioni dei nostri territori. È giusto, perché il presepe ci ricorda che Gesù viene nella nostra vita concreta”. “Per questo è importante fare un piccolo presepe a casa, sempre – ha proseguito a braccio – perché è il ricordo che Dio è venuto da noi, ci accompagna nella vita, si è fatto uomo come noi”. “Nella vita di tutti i giorni non siamo più soli, egli abita con noi”, ha osservato Francesco: “Non cambia magicamente le cose ma, se lo accogliamo, ogni cosa può cambiare. Vi auguro allora che fare il presepe sia l’occasione per invitare Gesù nella vita”. “Quando noi facciamo il presepe a casa, è come aprire la porta e dire: ‘Entra, Gesù’”, ha concluso a braccio: “È vicinanza, invito a Gesù perché venga nella nostra vita. Perché se lui la abita, rinasce. Ed è davvero Natale”. (clicca qui)

Parlamento Ue: la figlia di Ilham Tohti, “chiediamo al governo cinese libertà e un dialogo pacifico”

(Strasburgo) “Non piangere, non fargli pensare che le ragazze uiguri siano deboli”. Sono le ultime parole pronunciare da Ilham Tohti alla figlia Jewher Ilham, mentre la polizia cinese lo arrestava, nel 2013, all’aereoporto di Pechino. L’economista uiguro, pacifista e difensore dei diritti della minoranza cui appartiene, è stato insignito dal Parlamento europeo del Premio Sacharov 2019 per la libertà di pensiero. La figlia, ritirando il premio a Strasburgo, ha tenuto un breve ma intenso discorso, a lungo applaudito in emiciclo. “Mio papà è stato interrogato, percosso… Non abbiamo più sue notizie dal 2017, non sappiamo dove si trovi. Ma io sento che è vivo e vivo è il suo spirito, uno spirito di pace e libertà”. Il presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, si è detto “profondamente onorato di poter conferire questo premio al professor Ilham. La sua lotta mette in luce i valori del dialogo, della comprensione reciproca, della moderazione, della riconciliazione e della diversità culturale. Sono quegli stessi valori che stanno alla base del progetto europeo e di questo Parlamento”. “Dall’aprile 2017 – ha spiegato –, oltre un milione di uiguri innocenti sono detenuti arbitrariamente in una rete di campi di prigionia, in cui sono costretti a rinunciare alla loro identità etnica e alle loro convinzioni religiose”. “Ilham Tohti, attraverso le sue attività di militante, è riuscito a dare una voce a questo popolo. Sebbene sia detenuto in carcere, la sua voce risuona oggi assieme a quella di sua figlia e di molti altri uiguri”. Il Parlamento europeo “chiede la sua liberazione immediata e incondizionata. La sua lotta e tutte le sofferenze che ha subito ci ricordano che dobbiamo lottare per la libertà di pensiero. È un diritto fondamentale che a volte si conquista al prezzo di vite umane”. (clicca qui)

Libia: Del Re (viceministro Esteri) al Sir, “equilibrio e dialogo aperto nostra forza. No a interferenze esterne e a soluzioni militari”

“Una visita molto importante poiché si inserisce nel solco delle nostre attività volte alla stabilizzazione del Paese. Incontrare Fayez al-Sarraj, premier del governo di unità nazionale riconosciuto dalle Nazioni Unite e il generale Khalifa Haftar è imprescindibile perché sono i due poli fondamentali sul campo. Da parte nostra abbiamo sempre mantenuto equilibrio e dialogo aperto: questa è la nostra forza”. Lo ha detto al Sir Emanuela Claudia Del Re, viceministro per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale, commentando il viaggio del titolare della Farnesina, Luigi Di Maio, in Libia dove ieri ha incontrato tutti i principali attori coinvolti nella crisi del paese nordafricano. La viceministro ha sottolineato che i principi fondamentali su cui si basa l’azione italiana sono “l’unità, la sovranità e l’integrità territoriale della Libia” e riaffermato “la contrarietà ad una soluzione militare, per noi inaccettabile”. “Il nostro approccio militare ai conflitti, in genere, – ha spiegato Del Re – è di peace keeping, di peace building e di lavoro al fianco della società civile”. La viceministro ha auspicato, inoltre, “un cessate-il-fuoco e la fine di interferenze esterne che hanno finalità non chiare. In particolare mi riferisco alla violazione dell’embargo delle milizie straniere”. (clicca qui)

Società: Mattarella, “il rispetto rappresenta il più efficace antidoto all’intolleranza, foriera di conseguenze negative”

“Il rispetto rappresenta il più efficace antidoto all’intolleranza, foriera di conseguenze negative”. È il monito lanciato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso al Quirinale in occasione della cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e della società civile. Il Capo dello Stato ha ricordato come “il bene comune è appunto il bene di tutti, nessuno escluso. E chi amministra la cosa pubblica, chi è chiamato al compito di governare, esprime certo gli orientamenti della maggioranza ma con il dovere di rispettare e garantire la libertà e i diritti degli altri, delle minoranze. Questa è l’essenza della democrazia che richiede rispetto reciproco”. “Nella stagione che viviamo – ha notato Mattarella – il confronto politico assume sovente toni molto aspri. E anche alcuni recenti passaggi parlamentari hanno fatto registrare tensioni”. “Sappiamo che la politica comporta anche scontri”, ha aggiunto il presidente che, dopo aver citato Aldo Moro, ha ribadito che “chi riveste ruoli istituzionali deve avvertire la responsabilità di farlo in nome e per conto di tutti i cittadini”. Mattarella ha parlato anche di Europa, che “è casa nostra”, e della presenza delle donne ai vertici delle istituzioni e nei ruoli di responsabilità delle imprese e della società civile. E ha individuato “la missione per cui combattere e il nemico da sconfiggere insieme: la mancanza di lavoro, quel lavoro indicato come fondamento della nostra Repubblica”. (clicca qui)

Brexit: von der Leyen (Commissione Ue), “dal 1° febbraio il Regno Unito sarà un Paese terzo. Vogliamo un partenariato tra buoni vicini”

(Strasburgo) “Il Regno Unito diventerà, con il Brexit, un Paese terzo, col quale vogliamo costruire un buon partenariato, nell’interesse reciproco”. Ursula von der Leyen, a Strasburgo per partecipare alla sessione plenaria dell’Europarlamento, si è soffermata sul recesso di Londra dall’Ue: “con la chiara vittoria” elettorale di Boris Johnson, che ora ha la maggioranza assoluta a Westminster, “possiamo dare per scontato che ci sarà la ratifica dell’accordo di recesso” alla Camera dei Comuni. Dal 1° febbraio prossimo, dunque, il Regno Unito non farà più parte dell’Unione e nel periodo transitorio, fino a dicembre 2020, “occorrerà definire le future relazioni” tra le due sponde della Manica. Il negoziato per l’Unione sarà guidato ancora da Michel Barnier “che finora – secondo Von der Leyen – ha fatto un ottimo lavoro. Occorrerà definire con precisione i futuri rapporti, altrimenti la situazione diventerà molto critica, soprattutto per i britannici, perché comunque nell’Ue noi continueremo a godere dei vantaggi del mercato unico”. (clicca qui)

Papa Francesco: Bruni, domani incontra i rifugiati arrivati da Lesbo

“Domani, al termine delle udienze della mattina, il Santo Padre Francesco incontrerà i rifugiati arrivati recentemente da Lesbo con i corridoi umanitari e farà posizionare una croce – nell’accesso al Palazzo Apostolico dal Cortile del Belvedere – in ricordo dei migranti e dei rifugiati”. Lo ha dichiarato ai giornalisti il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. (clicca qui)

Economia: al via il percorso di fusione Fca-Peugeot

È ormai ufficiale l’intenzione di Fca e di Psa Peugeot di dare vita ad un gruppo automobilistico che, se tutto andrà bene, si collocherà al quarto posto al mondo. Il via libera è arrivato fra ieri e oggi ed è stato ufficializzato con dichiarazioni congiunte. Una prospettiva, quella della creazione di una nuova azienda, che è stata accolta con favore pressoché da tutti gli attori del settore, anche se non manca qualche distinguo. La nuova società, che concretamente prenderà vita fra non prima di 12-15 mesi, avrà un potenziale produttivo pari a vendite annuali per 8,7 milioni di veicoli e ricavi congiunti per quasi 170 miliardi di euro. A governare tutto sarà un consiglio di amministrazione di 11 persone nel quale John Elkann sarà presidente e Carlos Tavares amministratore delegato. (clicca qui)