Natale
“Dal presepe possiamo cogliere un insegnamento sul senso stesso della vita”. Lo ha spiegato il Papa, descrivendo, nella catechesi dell’udienza di oggi, le “scene quotidiane” del presepe: “I pastori con le pecore, i fabbri che battono il ferro, i mugnai che fanno il pane; a volte si inseriscono paesaggi e situazioni dei nostri territori. È giusto, perché il presepe ci ricorda che Gesù viene nella nostra vita concreta”. “Per questo è importante fare un piccolo presepe a casa, sempre – ha proseguito a braccio – perché è il ricordo che Dio è venuto da noi, ci accompagna nella vita, si è fatto uomo come noi”. “Nella vita di tutti i giorni non siamo più soli, egli abita con noi”, ha osservato Francesco: “Non cambia magicamente le cose ma, se lo accogliamo, ogni cosa può cambiare. Vi auguro allora che fare il presepe sia l’occasione per invitare Gesù nella vita”. “Quando noi facciamo il presepe a casa, è come aprire la porta e dire: ‘Entra, Gesù’”, ha concluso a braccio: “È vicinanza, invito a Gesù perché venga nella nostra vita. Perché se lui la abita, rinasce. Ed è davvero Natale”.