Premio Sacharov 2019
(Strasburgo) “Oggi non c’è libertà per gli uiguri in Cina: non c’è libertà a scuola, in pubblico, e neanche a casa. Mio padre come molti uiguri è stato etichettato come un violento estremista, con una malattia da curare e un cervello che deve essere ripulito”. Jewher Ilham è figlia di Ilham Tohti, economista uiguro che lotta per i diritti della minoranza turcofona e musulmana in Cina. Per questo è stato condannato all’ergastolo, è in carcere da sei anni – ma non si sa in quale penitenziario è detenuto – e la famiglia non ha più alcuna sua notizia dal 2017. Tohti è stato insignito dal Parlamento europeo del Premio Sacharov 2019 per la libertà di pensiero. Oggi la figlia ha ritirato il premio a suo nome in emiciclo a Strasburgo (nella foto). “È un onore essere al Parlamento europeo oggi per ricevere il Premio in nome di mio padre”, ha affermato la giovane, che vive in esilio negli Stati Uniti da dove prosegue la battaglia del padre per i diritti del suo popolo. “Sono grata di poter raccontare la sua storia, perché lui non lo può fare”. Con l’accusa, pretestuosa, di estremismo il governo cinese ha internato almeno un milione di persone in “campi di concentramento dove gli uiguri sono obbligati a rinunciare alla propria religione, lingua e cultura, dove le persone vengono torturate e alcune sono morte”. Jewher Ilham ha affermato: “chiedo a voi in questa sala e a tutti quelli che stanno ascoltando: pensate che ci sia un problema nel modo in cui il governo cinese tratta gli uiguri? Se pensate che ci sia un problema, lavorate per trovare una soluzione. È ciò che mi ha insegnato mio padre”.