Legge di bilancio

Aiuto allo sviluppo: Cattai (Focsiv), “le nostre attese sono state deluse. Cultura e visione politica non lungimirante”

“Un bilancio di un anno è sempre articolato e complesso da mettere sulla carta a pochi giorni dalla sua fine. Anche nei suoi ultimi giorni questo 2019 ha perseguito il suo trend volto più al negativo che al positivo. Riponevamo delle speranze sulla legge di bilancio 2020–2022, con il cambio del Governo lo scorso settembre, soprattutto sull’adeguamento degli stanziamenti per l’aiuto pubblico allo sviluppo (Aps), così come previsto dagli impegni assunti a livello internazionale, ma il testo appena approvato della finanziaria non rispetta tali attese”. Lo ha detto nel suo messaggio augurale di fine anno Gianfranco Cattai, presidente Focsiv, tracciando un bilancio dell’anno che sta per chiudersi. “I due emendamenti – fa notare Cattai -, presenti nel maxi emendamento governativo fino a qualche giorno fa, ossia quello che prevedeva che i 450/500 milioni, previsti per il 2020, fossero indirizzati dal Ministero dell’Interno, cifra risparmiata a causa della minore accoglienza dei migranti, a quello degli Esteri e della Cooperazione allo sviluppo e quello relativo al Fondo Africa che sarebbe dovuto passare dai 30 ai 50 milioni di euro sono scomparsi dal testo ufficiale che è andato in votazione. Ciò che ci preoccupa di più è questa cultura e visione politica non lungimirante, la stessa che dimezza il numero dei giovani in servizio civile per il 2020″. Un’altra nota dolente di questo anno, prosegue, è il flop, ennesimo, di Cop25 di Madrid” che “non è riuscita a centrare il suo obiettivo più importante trovare un accordo sulla riduzione a zero delle emissioni di gas serra entro il 2050”. Non possono inoltre “essere dimenticate le 1000 persone morte solo questo anno nelle acque del Mediterraneo, 1 su 6 partite per l’Europa, e le quasi 3000 persone riportate nell’inferno della Libia. Una situazione che ci rende conniventi con chi non apre aeroporti e chiude i porti e che ci vede, al tempo stesso, incapaci, come Ong e Terzo settore, di unire le nostre energie nell’affermare che al centro del nostro operato c’è l’uomo”. Nel messaggio il presidente Focsiv ricorda anche “che a Natale non saranno ancora a casa con le loro famiglie padre Dall’Oglio, Silvia Romano e Luca Tacchetto rapiti e non tornati dalla Siria, dal Kenya e dal Burkina Faso”.