Politica
(Strasburgo) La Conferenza sul futuro dell’Europa, la cui definizione è in fase di discussione e organizzazione presso le istituzioni Ue, potrebbe rappresentare un momento di riflessione e riforma dell’Ue, anche se, rispetto ad alcune interessanti proposte iniziali, rischia di essere depotenziata, nella partecipazione dei cittadini e nelle sue stesse finalità. Ad esempio in sede di Europarlamento era emersa la possibilità di creare una Conferenza costituita da 500 membri, metà dei quali cittadini “comuni” scelti col metodo del sorteggio tra coloro che si sarebbero iscritti su una piattaforma on line appositamente costituita. Ora questa proposta appare accantonata. Le sessioni plenarie della Conferenza saranno invece molto probabilmente costituite da: 135 membri del Parlamento europeo; 27 rappresentanti dei governi dei Paesi membri (Consiglio Ue); da 2 a 4 membri dei 27 parlamenti nazionali degli Stati membri. Inoltre la Commissione sarà rappresentata da 3 commissari; quindi 4 componenti ciascuno per Comitato economico e sociale europeo e Comitato delle Regioni. Infine una modesta rappresentanza delle parti sociali. La “presenza” dei cittadini dovrebbe essere assicurata mediante la partecipazione a specifiche “agorà”, probabilmente sei, ad essi dedicate. Tali agorà, come le due riservate ai giovani, riferiranno direttamente alla plenaria della Conferenza.