Nazioni Unite
Il Forum globale sui rifugiati che si è concluso ieri a Ginevra “si impegna ad agire collettivamente per migliorare inclusione, istruzione e occupazione dei rifugiati”. Si è trattato di un incontro di alto livello tra governi, organizzazioni finanziarie internazionali, leader dell’imprenditoria, attori umanitari, rifugiati, e rappresentanti della società civile, che hanno sottoscritto ieri oltre 770 impegni. Al Forum hanno preso parte circa 3.000 persone e 750 delegazioni. Impegni assunti in diverse aree: occupazione, disponibilità di posti nelle scuole per i bambini rifugiati, nuove politiche governative, soluzioni quali reinsediamento, energia pulita, infrastrutture e sostegno migliore a favore di comunità e Paesi di accoglienza. Una riunione di valutazione si terrà tra due anni. “Il sostegno pubblico a favore dell’asilo ha vacillato negli ultimi anni. E in molti casi le comunità che accolgono rifugiati si sono sentite sopraffatte o dimenticate”, ha dichiarato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi. “Ma le situazioni che vedono coinvolti i rifugiati divengono ‘crisi’ solo quando noi permettiamo che ciò accada, pensando esclusivamente nel breve periodo, mancando di pianificare o collaborare tra i vari settori, e trascurando le esigenze delle comunità presso cui essi arrivano. In questo Forum abbiamo assistito a un cambiamento decisivo verso la visione di lungo termine”. Sono stati sottoscritti impegni rilevanti anche in ambito finanziario. Oltre 4,7 miliardi di dollari sono stati impegnati dal World bank group, con un finanziamento specifico destinato a rifugiati e comunità di accoglienza, e un finanziamento separato per sostenere il settore privato e la creazione di posti di lavoro. Un miliardo di dollari è stato annunciato dalla Banca interamericana di sviluppo. Inoltre, un numero elevato di Stati e altri stakeholder si sono impegnati a sostenere rifugiati e comunità di accoglienza per oltre 2 miliardi di dollari. Il settore privato ha sottoscritto la gamma di impegni più ampia di sempre a favore delle persone costrette alla fuga, promettendo oltre 250 milioni di dollari. Tramite queste iniziative, almeno 15.000 posti di lavoro saranno disponibili per i rifugiati. Il Forum rappresenta un elemento chiave del nuovo Global compact sui rifugiati adottato dagli Stati membri delle Nazioni Unite a New York a dicembre 2018. Secondo quanto previsto dal Global compact, il prossimo Forum si svolgerà a fine 2023.