Veglia di preghiera
“Non si tratta soltanto della città di Betlemme, che è in Palestina, ma di quella Betlemme dove realmente tu puoi incontrare e adorare il Signore, quella Betlemme che è il tuo cuore, dal momento che Dio è più intimo a te di te stesso”. Così il card Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, durante la veglia diocesana di preghiera per l’Avvento dei giovani, che si è svolta ieri sera nella cattedrale di Perugia, gremita da più di mille ragazzi e ragazze. La veglia, dal titolo “Senza indugio” e sul tema “l’Attesa”, è stata promossa dall’Ufficio per la pastorale giovanile. Il cardinale ha lanciato ai giovani una “sfida”, come lui stesso l’ha definita nel dire: “C’è troppo frastuono in mezzo a noi – ha aggiunto -. Il fragore della nostra civiltà ci assedia, entra dentro di noi e rischia di velare la bellezza del Natale, con le immagini e i suoni. Quando Gesù nacque, il silenzio avvolgeva tutte le cose. Quel Bambino, cari giovani, non vi dice una parola, perché Lui è la grande parola, il grande messaggio che Dio vuol fare udire a tutti gli uomini”. L’arcivescovo ha puoi ricordato un “canto spiritual” del cantautore Fabrizio De André, che ripeteva il motivo: “Dio del cielo se mi vorrai amare scendi dalle stelle e vienimi a cercare!”. “Cari ragazzi – ha proseguito il card. Bassetti –, Dio ha risposto a questa invocazione: è sceso dalle stelle ed è venuto a cercarvi. Il segreto del Natale è tutto qui. Siete giovani e siete assetati d’amore. Anche dove non potrà arrivare la vostra mano d’amore, possa almeno arrivare l’amore del vostro cuore – è l’auspicio del porporato – nel riconoscere il Bambino di Betlemme particolarmente negli ultimi e nei dimenticati. Gesù vuole la vostra gioia e vuole servirsi di noi tutti per la gioia degli altri”. Le parole del cardinale sono state precedute da alcune testimonianze di giovani.