Alle ore 11.25 di questa mattina Papa Francesco ha raggiunto in auto il Liceo Classico Statale Pilo Albertelli di Roma, vicino alla Basilica di Santa Maria Maggiore. A confermarlo è la Sala Stampa della Santa Sede. Insieme al direttore de L’Osservatore Romano, Andrea Monda, già insegnante di religione nell’istituto, e alla preside, il Papa ha salutato il corpo docenti, il personale e i giovani che avevano redatto i testi delle meditazioni per la Via Crucis nel Venerdì Santo del 2018. Ha poi raggiunto il cortile della scuola, accolto dai circa 800 studenti dell’istituto. Dopo un canto eseguito da alcuni ragazzi e il saluto della preside, in risposta alle domande di alcuni studenti, il Santo Padre ha rivolto ai giovani alcune parole. Ha parlato della solitudine, che vissuta male porta alla malinconia, dell’amore gratuito, una strada difficile, fatta di “potature” di sé, di pazienza, di “piccoli sacrifici”. In risposta ad una domanda sulla convivenza tra culture e religioni diverse, ha parlato delle migrazioni, anche nel proprio paese, in Argentina, e di come abbiano portato alla necessità di vivere insieme. Nel rivolgersi a non credenti, ha sottolineato il valore della testimonianza perché risvegli la curiosità verso il Vangelo e la fede. Dopo aver ricordato ai ragazzi l’importanza del gioco e del sogno, che “porta ossigeno all’anima”, rispondendo ad una domanda sui veri maestri, il Papa ha parlato del rapporto tra maestro e discepolo, un dono che lui stesso ha potuto ricordare negli scorsi giorni parlando del padre spirituale, Miguel Ángel Fiorito. Suonata la campanella, il Papa ha rivolto ai ragazzi e ai presenti gli auguri di buon Natale e, prima di andare via, ha risposto a un’ultima domanda di un ragazzo sulla contraddizione dell’uso della guerra per portare pace e sicurezza. Nel citare le tragiche situazioni di alcuni paesi, ha annunciato il suo video messaggio sul tema della pace, registrato con il segretario generale delle Nazioni Unite al termine dell’incontro avvenuto stamattina.