Tradizioni

Presepe: mons. Pennisi (Monreale), “la mostra di Terrasini aiuta i visitatori ad assaporare la gioia semplice del Natale senza dimenticare il festeggiato”

È in corso a Terrasini, dal 6 dicembre al 6 gennaio, la mostra di presepi “Intorno al presepe… Idee, emozioni, sensazioni”, organizzata dalla Associazione culturale “Così, per… passione!” e patrocinata dall’assessorato al Turismo del comune di Terrasini. L’iniziativa intende contribuire al recupero e alla tutela del presepe, uno dei simboli più importanti della festa del Natale. Alla mostra, giunta all’VIII edizione, è dedicato anche un catalogo, a cura di Ino Cardinale, nella cui prefazione l’arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi, evidenzia che, attraverso l’“interessante mostra di presepi”, “si manifesta, secondo quanto scrive Papa Francesco nella lettera apostolica ‘Admirabile signum’ del 1° dicembre scorso a Greccio, ‘un esercizio di fantasia creativa, che impiega i materiali più disparati per dare vita a piccoli capolavori di bellezza’”. E ricorda ancora le parole del Pontefice: “Il presepe fa parte del dolce ed esigente processo di trasmissione della fede. Non è importante come si allestisce, ciò che conta, è che esso parli alla nostra vita”, raccontando l’amore di Dio per noi, “il Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino ad ogni essere umano, in qualunque condizione si trovi”, e, sottolinea mons. Pennisi, a dirci che “in questo sta la felicità”.
Di qui l’auspicio espresso dall’arcivescovo di Monreale che “i numerosi visitatori di questa splendida mostra, con presepi realizzati da varie persone o provenienti da varie collezioni che testimoniano le radici cristiane del nostro territorio, della nostra Isola, assaporino la gioia semplice del Natale non dimenticando il vero Festeggiato”.
Anche mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, scrive nel catalogo della mostra: “La realizzazione del presepe è una grande operazione artistica, ma è soprattutto una grande testimonianza di fede nel mistero dell’incarnazione, con la quale il Figlio di Dio ha assunto la nostra carne e si è fatto uno di noi. Mirabile scambio con il quale Dio si è fatto uomo e l’uomo è stato divinizzato; Dio è l’Emmanuele, il Dio-con-noi, e a noi viene regalata la vita stessa di Dio. Così dal primo presepe fatto da san Francesco a Greccio fino all’ultimo, dal più elaborato a quello più semplice, dal più grande al più piccolo, tutti vogliono essere espressione della nostra gratitudine a Dio Padre, che ha tanto amato il mondo da darci il suo Figlio”.
La mostra ha come filo conduttore l’espressione: “Tutti vedon la cometa… Essa c’indica la mèta. Natale. La festa per ritrovare una meta comune”.