Lettera
“In diverse regioni della Siria non cadono più bombe, tuttavia gran parte della gente è colpita da quella che si potrebbe definire come la ‘bomba della povertà'”. Lo scrive il card. Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, in una lettera ad Avsi, in occasione del Natale, in cui evidenzia come secondo l’Onu sia l’83% della popolazione siriana a vivere sotto la soglia della povertà. “La Siria può essere considerata come uno dei tanti, troppi, calvari sparsi per il mondo. Un ‘calvario moderno'”, aggiunge il porporato che ricorda “le migliaia di vittime innocenti”, tra cui i “bambini siriani”. Osservando come, secondo l’Oms, siano più del 54% gli ospedali chiusi, o parzialmente operanti, il nunzio invita a sostenere il progetto Ospedali aperti, che ha permesso in due anni di assistere circa 30.000 pazienti poveri. “Il risultato è molto incoraggiante, anche perché, oltre a curare i corpi, si cerca di ricucire allo stesso tempo anche il tessuto sociale, favorendo la pacifica coabitazione tra i diversi gruppi etnico-religiosi, in particolare tra cristiani e mussulmani – riferisce il cardinale -. Le famiglie mussulmane povere assistite sono, infatti, particolarmente riconoscenti e nutrono stima nei confronti dei cristiani”.