Natale 2019

Striscia di Gaza: don Romanelli (parroco), “fino ad ora concessi ai cristiani di Gaza 189 permessi”

Cristiani a Gaza

“Ad oggi i permessi concessi ai cristiani di Gaza sono 189 a fronte di circa 1000 richieste totali; 11 di questi sono andati a fedeli cattolici. Per quanto riguarda la fascia di età tra i 16 e i 35 anni, i permessi concessi sono solo 6. Il resto sono adulti, anziani e bambini”. Ad aggiornare il Sir sul rilascio dei permessi ai cristiani di Gaza da parte delle autorità israeliane è il parroco latino di Gaza, padre Gabriel Romanelli. Dopo una fase di silenzio da parte del Cogat (Coordination of Government Activities in the Territories), il Coordinamento delle attività del governo israeliano nei Territori Palestinesi, ente preposto al rilascio dei permessi, denunciata anche da Wadie Abunassar, portavoce dell’Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa, ora la situazione sembra essersi sbloccata. “La lista delle richieste – spiega il parroco – è stata avanzata dalla Chiesa ortodossa, la più grande numericamente nella Striscia – noi cattolici siamo solo 117 – come avviene normalmente per facilitare la presentazione. Adesso, secondo quanto riferitoci dalle autorità israeliane potrebbero arrivare altri permessi concessi senza limiti in ordine al sesso e all’età. Questa sarebbe una cosa molto importante perché in genere i permessi non vengono dati a persone di età compresa tra i 16 e i 35 anni. Ma si stanno riservando del tempo per fare ulteriori controlli di sicurezza. La speranza è che ulteriori permessi possano arrivare entro le prime ore del pomeriggio di oggi così da consentire ai fedeli di uscire dal valico di Erez in tempo utile per arrivare a Betlemme e partecipare domani alla messa di mezzanotte”. Intanto, nell’attesa “di ricevere buone notizie circa i permessi”, la comunità locale si sta preparando per la messa di mezzanotte che verrà celebrata alle 19 per motivi di sicurezza. “Ci sarà anche una festa per tutti i cristiani nei locali della parrocchia. Stiamo preparando per 500 persone, con noi anche ortodossi e protestanti. La nostra parrocchia è il cuore dei cristiani gazawi. Qui vengono anche fedeli di altri riti e denominazioni. Viviamo un ecumenismo quotidiano, reale, di base”. Inoltre, aggiunge padre Romanelli, “in questi giorni stiamo ricevendo gli auguri da parte delle Autorità della Striscia, avremo il rappresentante del presidente palestinese Abu Mazen, i delegati dell’Università, delle istituzioni scolastiche, dei saggi e gli anziani dei diversi quartieri di Gaza”.