Messaggio

Natale: card. Bassetti, “sia inclusivo perché è accoglienza, aiutare le famiglie”

“Auguro a tutti, cominciando dalla Chiesa, un Natale inclusivo, perché il Natale è la festa più inclusiva che esiste. Includere, accogliere, vale per tutti: per le nostre famiglie, per la mia città che ne ha tanto bisogno, vale per la nostra Italia e il mondo intero. A coloro che lo hanno accolto, ha dato il potere di diventare figli di Dio. Natale è accogliere, accogliere, accogliere”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, nel suo messaggio di auguri agli italiani nella Notte Santa, durante lo speciale di “A Sua Immagine”, in onda stesera su Rai Uno. Facendo riferimento al valore del presepe, nella società odierna, il porporato ha affermato che “oggi c’è bisogno di un simbolo di pace, di armonia, dove la terra si incontra col cielo, gli angeli cantano, i pastori adorano un bambino”. “Il presepe è la storia di una famiglia, e io credo – ha continuato il porporato – che oggi dobbiamo mettere in evidenza la realtà bella, la realtà significativa della famiglia, perché la famiglia è l’immagine di Dio su questa terra. Se scompare la famiglia, scompare l’umanità”. Riguardo alla valorizzazione della famiglia, da parte delle istituzioni, il card. Bassetti ritiene si sia molto indietro. “C’è una buona volontà di intervenire. Noi cerchiamo il più possibile di stimolare questa buona volontà per aiutare le famiglie”. Infine, l’attenzione ai poveri. “L’andare incontro ai poveri per la Chiesa non è qualcosa che coincide con le necessità dell’altro, ma coincide con la sua stessa realtà. Il Concilio ha detto che la Chiesa è la Chiesa dei poveri. Una volta ho chiesto a madre Teresa – ha ricordato il cardinale -: ‘Lei che vive con i poveri, ci dica chi sono i poveri?’. La sua risposta: ‘Tutti siamo poveri, perché dobbiamo morire’. Se io mi sento povero, interiormente, sento il bisogno di abbracciare il fratello che è più povero di me. Natale è questo abbraccio di Dio, questo abbraccio meraviglioso fra di noi”.