Salute
Il titolo pare fantascienza – il lato oscuro di APOEε4 – ma di fantastico ci sarebbe solo la scoperta di un meccanismo che scatena la malattia di Alzheimer, tuttora incurabile. Lo studio “The dark side of APOEε4: unravelling amyloid-independent effects in AD” (“Il lato oscuro di APOEε4: la scoperta dei suoi effetti non dipendenti da amiloide nell’Alzheimer”) che parte in questi giorni all’Irccs Fatebenefratelli di Brescia indaga l’influenza di un gene che codifica una proteina presente in modo importante nei malati di Alzheimer. “II progetto mira a capire in che modo il principale fattore di rischio genetico (apolipoproteina epsilon 4) insieme all’età e al sesso influenzino l’insorgenza e la progressione del morbo – spiega la ricercatrice Moira Marizzoni, responsabile del progetto -. Il nostro studio indagherà le differenze nei marcatori di neuroimmagine, di infiammazione e di metabolismo tra portatori e non portatori della variante APOE-epsilon 4”. La metodologia è innovativa e il progetto è finanziato dall’Alzheimer’s Association, la più grande associazione no-profit in quest’ambito. Durerà 18 mesi.