Solidarietà
“Natale all’improvviso” per i nonnini che vivono nei centri per anziani (case di cura e di riposo) del territorio della diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti. L’Azione Cattolica diocesana ha provato ad esaudire i loro sogni. Pensata 10 giorni fa, l’Ac s’è subito messa in moto per contattare alcune strutture per proporre di chiedere ai loro ospiti di esprimere un desiderio. Torroni, panettoni, calzini, pigiami e caramelle per tutti: sono alcuni dei 90 desideri delle nonnine e dei nonnini. L’iniziativa, organizzata in pochissimo tempo, a cui sono stati invitati a partecipare anche associazioni e movimenti, è stata molto apprezzata da tutti, tanto da suggerire, per l’anno prossimo, al nuovo Consiglio diocesano che uscirà dalle urne il prossimo 19 gennaio di organizzarla, avendo più tempo a disposizione e coinvolgendo, così, tutte le case di cura e di riposo e le associazioni di volontariato ricadenti nel territorio diocesano. Un periodo, quello delle vacanze natalizie, molto molto particolare e delicato soprattutto per le persone anziane e, in generale, per tutte quelle che, purtroppo, restano da sole e, in alcuni casi, abbandonate e rifiutate dagli stessi familiari. “Ciò che viene fatto e donato agli anziani da parte degli operatori di queste strutture – dichiarano al Centro diocesano di Ac – va molto spesso al di là del semplice lavoro e dovere, ma è anche un servizio gratuito e per questo dovremmo avere tutti piena gratitudine per come le persone anziane vengono accudite ed assistite in queste case. Volevamo dare un segno non tanto e non solo per far sentire queste persone meno sole, ma, nell’incontrarle per consegnare il loro desiderio, abbiamo voluto lanciare un messaggio per tutti, un messaggio di speranza: che ogni giorno dell’anno possiamo donare una carezza, un abbraccio, un sorriso, un’attenzione a tutte le persone anziane che incontriamo. Attraverso quest’incontro con ognuno di loro, in realtà è ciascuno di noi ad aver ricevuto da loro un messaggio: una cascata di ricchezza, dono, incoraggiamento, fiducia, sogno e speranza. Ci hanno raccontato la loro storia, regalato il loro tempo, ci donato e insegnato un pezzo della loro preziosa vita. Questi nonnini non ci hanno assolutamente caricato dei loro problemi, ma ci hanno regalato le loro speranze”.