Messaggio

Natale: mons. Arnolfo (Vercelli), “un invito a lasciarci scomodare, a metterci in cammino dietro a Lui per invertire la rotta”

È un augurio a “lasciarci scomodare, metterci in cammino” quello rivolto dall’arcivescovo di Vercelli, mons. Marco Arnolfo, nel messaggio per le festività natalizie pubblicato sul settimanale diocesano “Corriere eusebiano”.
L’arcivescovo richiama le parole di Papa Francesco nella lettera apostolica “Admirabile signum”: “Mentre contempliamo la scena del Natale nel presepe siamo invitati a metterti spiritualmente in cammino”. “Ecco il mio augurio per questo Natale”, prosegue mons. Arnolfo: “Lasciarci scomodare, metterci in cammino, proprio come successe a Maria e a Giuseppe ai Pastori e ai Magi, che incontrarono Gesù solo perché si misero in cammino”. “Vale ancora oggi, ma – osserva l’arcivescovo – occorre vincere le nostre resistenze e paure per andare incontro all’Autore della vita e della gioia”. “La nascita di Gesù sulla terra è il tentativo di Dio di richiamarci dal torpore e dall’indifferenza in cui siamo caduti”, continua mons. Arnolfo, rilevando che, “ancorati nel nostro io, non incontriamo più l’altro. Vediamo solo più i nostri bisogni, i nostri diritti, i nostri profitti immediati”. E così “gli altri sono di ostacolo o ci fanno paura. Si frantumano così le nostre famiglie e le nostre comunità. Si depredano le risorse limitate della nostra casa comune, si inquina e si avvelena, si ruba la vita delle future generazioni”. “Il Natale di Gesù – ammonisce l’arcivescovo – non è la magia di una notte e di un giorno speciali, una bella favola per bambini, ma il grido ‘disperato’, paradossalmente di speranza di un Dio che non si arrende e ci invita a metterci in cammino dietro a Lui per invertire la rotta. Con Lui cominciare a prenderci cura degli altri, a partire, come ha fatto Lui, dai più scartati e sofferenti”. “Tutti possono farcela – la convinzione dell’arcivescovo – perché è Lui ad affiancarsi ad ogni uomo, a prenderci per mano e ad invitarci a crescere con Lui”.